15/02/05
e quante volte
temperavo dolci pastelli
nell’angolo
quasi dietro la lavagna
giù nel cestino
temperavo futili pretese
nell’angolo
quasi dietro la finestra
nella mia tana
temperavo inutili bisogni
nell’angolo
quasi dietro l’edicola
nella vostra piazza
temperavo ridicole sensazioni
nell’angolo
quasi dietro l’albero
su tra le fronde
temperavo
nell’angolo
quasi tutto me stesso
qui poco fa
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