01/12/05

notte
mentalità pseudoromantiche
e ottuse
si eleggono
a complementi
o soggetti del mondo
i grilli non cantano
per gli umani

01/11/05

ad hoc
sono sempre
al posto giusto
e nel momento opportuno
almeno credo

19/10/05

calcio balilla
dopopranzo
ombra fresca
alcuni non ancora anziani
nei polsi anni di oratorio
stravincono
gloria di bar

13/09/05

euanghelos
pony express
a cottimo
della Buona Parola

01/08/05

mai più
come una busta
in un cassonetto
occorre
non voltarsi indietro
non voltarsi
mai più

26/07/05

sicuro e rispettato
inattaccabile e intangibile
appena fuori dalle sue mura
si estende la nostra situazione
mirabilmente più complessa
della sua clausura

26/06/05

bisos
bisiona e fraiga alabàntzias
a imperzu
iskritos in pagas


sogni
pensa e crea panegirici
su commissione
scritti in poche facili righe
con tanta fantasia
scribacchino della compiacenza

06/05/05

descrizione
provo
ma la pregiudico
in partenza

01/05/05

La parte assente.
Un po’ per l'imperversare degli ipnotici martelletti feltrati nel mio accampamento ancora autunnale.
Un po’ per stanche notizie che temerarie si ripresentano ai sensi della mia instabile emotività.
Un po’ per il tempo che peggiora le cose permettendomi di pensarle ancora.
Un po’ per ciò che peggiora quando non sazio del rammentarle mi ostino a volerle ricordarle.
Un po’ per il terrore di inutili e apparentemente non aridi riflussi.
Un po’ per altri validi e grossolani motivi che si danno alla fuga e goffamente non riesco a fermare.
Un po’ per il segno indimenticabile di qualche immagine vivida e quasi irreale.
Un po’ per ogni domani che mi attende mansueto dopo ogni oggi che ho appena terminato di dilaniare.
Un po’ per la sorte imperscrutabile che ti ha fatto accadere proprio oggi.
Un po’ per tutti questi frammenti.
Condiviviamo questo momento.

Un po’.
A dir poco.

13/04/05

già visto
ritorna e
incuriosisce o
stupisce
eppure
già c’era

04/04/05

Cronaca lacunosa di una panchina.
Sta immaginando qualche scusa credibile per restare ancora un po’. Trova tre buoni motivi. Uno lo scarta immediatamente. Troppo scontato. Lo riesamina. Lo rimuove. Gli altri li tiene da conto. Ora beve un chinotto da discount. I suoi occhi gridano nausea. Sputa. Piccole nuvole bianche avanzano lente, con quei suoi occhi affascinati e dubbiosi le scruta. Sono un esercito volante ordinato e sincronizzato alla perfezione. Conquistano tutto, poco a poco. Rivoli tortuosi di chinotto dai suoi piedi verso la strada. Emissari della sua noia, affluenti di una pozza d’acqua piovana e benzina. In quell’improbabile guazza si specchia il cielo mattutino. Due rondinelle svisano tra le bollicine.

29/03/05

finestre
e comunque
anche con l’ora legale
viene quel buio
che fa male

dopo una giornata inutile
mi cullano con inganno
i suoni di chi torna
chissà dove

26/03/05

Safari.
In una tarda serata
di vie di mezzo,
mezze misure
e mezzi sguardi
vagava
tra i rovi
della mia incredulità.
Aveva smanie limpide.
Aveva necessità serene,
di tana, di tepore.
Svaniva a tratti.
Batteva i piedi
tra correnti fredde.
Schiudeva gli occhi
su atmosfere consumate
da altri occhi,
avari.
Prevedibilmente piangeva.
Viveva già
da mesi
tra le ruote dentate
di una torre campanaria.
Sperimentava il potere
sui tempi delle campane
e sul tempo del tempo.
Intuiva
la dottrina della cellulosa.
Si riprometteva
memorie seducenti
come animali ritrosi.
Non immaginava
di avere una scadenza
impressa da qualche parte.
Non considerava pentimenti.
Non concepiva angosce.

In una tarda serata
senza effetti speciali
vaga
tra i nuraghi
dei miei abbagli.
Ha smanie comprensibili.
Ha necessità soffici,
di tana, di tepore.
Svanisce a tratti.
Batte i piedi
tra strie di nafta.
Schiude gli occhi
su pietre scartavetrate
da altri occhi,
distratti.
Presumibilmente piange.
Vive
da mesi
nell’ingranaggio
di una torre campanaria.
Ha potere
sui tempi delle campane
e sul tempo del tempo.
Conosce
la dottrina della cellulosa.
Conserva
memorie seducenti
come animali sfuggenti.
Ha una scadenza
impressa da qualche parte.
Non considera rimpianti.
Non concepisce rimorsi.

Tout Beurre.

No arreneskent
a du ismenguare.
Su cellophane
'e custos pistocos
s’irganzat
a sa sola.
Strekeddat, tzacazat.
Nemos est tramesande
ki sa froridura sintètica sua
kenze nuscu
s’at a poder isdrobare.


Tout Beurre.
Non riescono
a comprimerlo.
Il cellophane
di questi biscotti
si espande
da solo.
Scricchiola, crepita.
Nessuno sta pensando
che la sua fioritura sintentica
inodore
si potrà impedire.

23/03/05

sorriso sornione
sbuffo di superiorità
disincantato distaccato
guarda gli altri passare
morirà per una stella cadente

17/02/05



Santa Maria Vergine
del vetro spezzato
e dei fiori di plastica
dipingerò di antiruggine
il ferro del Tuo triste loculo
costruito da un Tuo suddito
sincero e triste.

15/02/05


e quante volte

temperavo dolci pastelli
nell’angolo
quasi dietro la lavagna
giù nel cestino

temperavo futili pretese
nell’angolo
quasi dietro la finestra
nella mia tana

temperavo inutili bisogni
nell’angolo
quasi dietro l’edicola
nella vostra piazza

temperavo ridicole sensazioni
nell’angolo
quasi dietro l’albero
su tra le fronde

temperavo
nell’angolo
quasi tutto me stesso
qui poco fa

innesti

c’è un vento teso e freddo
c’è una musichetta in una macchina
c’è una luna storta
la osserva attentamente
nel corso di una situazione senza coraggio

c’è un vento insistente
c’è un camion dell’immondizia
c’è una strada buia
la percorre in fretta
nello spazio di una situazione che sfugge

c’è quel vento severo
nella vela dei suoi pensieri
mentre una situazione muore

senza aver consumato esistenze
senza aver contemplato presenze
senza aver concesso spazi adeguati

13/02/05

eravamo in pochi
ad essere trasparenti

eravamo in pochi
a masticare le nostre maschere

oggi siamo la maggioranza

08/02/05


arressinzu

un’araixeddu afrentosu
est tzinkavesande
in sos baddigros
de sas kèntrias meas


rassegnazione
un piccolo aratro infame
sta gironzolando
nelle piccole valli malsane
delle mie ferite

05/02/05


assidricadu

ke fozas ki kurrent
kuntra de ‘ois
sos kelveddos meos
sunt olvidande
sos pensamentos
aintr’e sos mudigores
‘e su Sole meu
deo so’ a mancàre.


assetato
come foglie che corrono
verso di voi
i miei cervelli
stanno dimenticando
le inquietudini
nei silenzi
del mio Sole
sto scomparendo

30/01/05

Venti artici in Europa del Sud. Previsioni di tempi lunghi. Le situazioni ristagnano. S'impastoiano. Come la neve nera sul brecciolino di una carreggiata. E si transita solo con catene o speranze chiodate.

27/01/05

dopo un viaggio
su nuvole di ferro battuto
aprì tre volte gli occhi
per sognare situazioni
un po’ più probabili
nuvole di porpora
insanguinano il finestrino
socchiuso
del mio treno
in perfetto orario
la scoprirono per caso
dietro quella sigaretta
tornarono incuriositi
se ne andò insuperbita
paga di un interesse estraneo

22/01/05

Casafamiglia.
Tra questi miei immensi
uomini liminari
il perché delle cose
è nebuloso.

Disillusioni,
coscienti illusioni
e frenesia
di non pensarsi.

20/01/05

Gran secco.
Si addormentò rapidamente. Sognò una di quelle notti in cui si può andare in motorino con indosso solamente una maglietta. Sognò il suo stesso viso rilassato, i suoi stessi occhi tranquilli che scandagliavano senza troppa attenzione le strade nere deserte. Sognò il tappo della benzina. Sognò di quando il suo motorino andava a miscela al 4%. Sognò le buche dell'asfalto. Poi sognò qualcos'altro ma non se ne ricorda.

19/01/05

biografia sassone

franciscu pala
geboren 1979 in rom . neugeboren sardinisch . totgeboren . glückspilz
eigenschaften . hoffnungen . ängste und bestandteile :
spannungsriss . phasen . bluthochdruck
verwunderung . weltwunder . gewundert
kindersprache . körpersprache . zeichensprache . natürliche sprache_
_umgangssprache . metasprache . multi sprachlich
nachdenklich . abstrakter gedanke . gedankenfreiheit . gedankenverloren
irrer . kobold . leerlauf . ernüchtert . täuschend
landmusic . felsenmusik . musikalisch . wohlklang . die musik
gegenüberstellen
ironie . drastische ironie . schwimmend
schauen . schauen sie vorwärts . schauen sie oben . schauen sie über .
schauen sie aus
bruch des friedens . gerechtigkeit des friedens . frieden des verstandes .
friedensoffizier
uneinigkeit . schamgefühl . schamgefühl

17/01/05

Harmony.
La svolta culinaria è in atto.
Nutella.
Le pareti del vasetto.
Queste striature,
questi residui che si seccano...
c'è pathos, c'è frustrazione, c'è speranza.

13/01/05

Dolci ore piccole.
Bene. Posso andare a dormire. Il cestino dei dolciumi della Befana è ormai pieno solamente di scatoline vuote e incartamenti scartati. Son già passati i primi due autobus diurni. Del sole ancora non si sa nulla ma non mi preoccupo, mi pare d'aver visto un suo messaggio sulla lavagnetta Vileda, arriverà in ritardo oggi: suo figlio ha vomitato tuttanotte e all'asilo non ce lo porta.

12/01/05

Once upon a time.
C'era una volta di calcare. Su di essa gravava un'isola bianca, senza alberi. Alcuni esseri umani calpestavano l'isola. I loro passi non lasciavano impronte. Correvano verso il mare. A qualche metro da esso sparivano e finivano sotto l'arco. Quello bianco, vecchio, stanco. Di calcare.