notte
mentalità pseudoromantiche
e ottuse
si eleggono
a complementi
o soggetti del mondo
i grilli non cantano
per gli umani
01/12/05
19/10/05
26/07/05
26/06/05
01/05/05
La parte assente.
Un po’ per l'imperversare degli ipnotici martelletti feltrati nel mio accampamento ancora autunnale.
Un po’ per stanche notizie che temerarie si ripresentano ai sensi della mia instabile emotività.
Un po’ per il tempo che peggiora le cose permettendomi di pensarle ancora.
Un po’ per ciò che peggiora quando non sazio del rammentarle mi ostino a volerle ricordarle.
Un po’ per il terrore di inutili e apparentemente non aridi riflussi.
Un po’ per altri validi e grossolani motivi che si danno alla fuga e goffamente non riesco a fermare.
Un po’ per il segno indimenticabile di qualche immagine vivida e quasi irreale.
Un po’ per ogni domani che mi attende mansueto dopo ogni oggi che ho appena terminato di dilaniare.
Un po’ per la sorte imperscrutabile che ti ha fatto accadere proprio oggi.
Un po’ per tutti questi frammenti.
Condiviviamo questo momento.
Un po’.
A dir poco.
Un po’ per l'imperversare degli ipnotici martelletti feltrati nel mio accampamento ancora autunnale.
Un po’ per stanche notizie che temerarie si ripresentano ai sensi della mia instabile emotività.
Un po’ per il tempo che peggiora le cose permettendomi di pensarle ancora.
Un po’ per ciò che peggiora quando non sazio del rammentarle mi ostino a volerle ricordarle.
Un po’ per il terrore di inutili e apparentemente non aridi riflussi.
Un po’ per altri validi e grossolani motivi che si danno alla fuga e goffamente non riesco a fermare.
Un po’ per il segno indimenticabile di qualche immagine vivida e quasi irreale.
Un po’ per ogni domani che mi attende mansueto dopo ogni oggi che ho appena terminato di dilaniare.
Un po’ per la sorte imperscrutabile che ti ha fatto accadere proprio oggi.
Un po’ per tutti questi frammenti.
Condiviviamo questo momento.
Un po’.
A dir poco.
04/04/05
Cronaca lacunosa di una panchina.
Sta immaginando qualche scusa credibile per restare ancora un po’. Trova tre buoni motivi. Uno lo scarta immediatamente. Troppo scontato. Lo riesamina. Lo rimuove. Gli altri li tiene da conto. Ora beve un chinotto da discount. I suoi occhi gridano nausea. Sputa. Piccole nuvole bianche avanzano lente, con quei suoi occhi affascinati e dubbiosi le scruta. Sono un esercito volante ordinato e sincronizzato alla perfezione. Conquistano tutto, poco a poco. Rivoli tortuosi di chinotto dai suoi piedi verso la strada. Emissari della sua noia, affluenti di una pozza d’acqua piovana e benzina. In quell’improbabile guazza si specchia il cielo mattutino. Due rondinelle svisano tra le bollicine.
Sta immaginando qualche scusa credibile per restare ancora un po’. Trova tre buoni motivi. Uno lo scarta immediatamente. Troppo scontato. Lo riesamina. Lo rimuove. Gli altri li tiene da conto. Ora beve un chinotto da discount. I suoi occhi gridano nausea. Sputa. Piccole nuvole bianche avanzano lente, con quei suoi occhi affascinati e dubbiosi le scruta. Sono un esercito volante ordinato e sincronizzato alla perfezione. Conquistano tutto, poco a poco. Rivoli tortuosi di chinotto dai suoi piedi verso la strada. Emissari della sua noia, affluenti di una pozza d’acqua piovana e benzina. In quell’improbabile guazza si specchia il cielo mattutino. Due rondinelle svisano tra le bollicine.
29/03/05
26/03/05
Safari.
In una tarda serata
di vie di mezzo,
mezze misure
e mezzi sguardi
vagava
tra i rovi
della mia incredulità.
Aveva smanie limpide.
Aveva necessità serene,
di tana, di tepore.
Svaniva a tratti.
Batteva i piedi
tra correnti fredde.
Schiudeva gli occhi
su atmosfere consumate
da altri occhi,
avari.
Prevedibilmente piangeva.
Viveva già
da mesi
tra le ruote dentate
di una torre campanaria.
Sperimentava il potere
sui tempi delle campane
e sul tempo del tempo.
Intuiva
la dottrina della cellulosa.
Si riprometteva
memorie seducenti
come animali ritrosi.
Non immaginava
di avere una scadenza
impressa da qualche parte.
Non considerava pentimenti.
Non concepiva angosce.
In una tarda serata
senza effetti speciali
vaga
tra i nuraghi
dei miei abbagli.
Ha smanie comprensibili.
Ha necessità soffici,
di tana, di tepore.
Svanisce a tratti.
Batte i piedi
tra strie di nafta.
Schiude gli occhi
su pietre scartavetrate
da altri occhi,
distratti.
Presumibilmente piange.
Vive
da mesi
nell’ingranaggio
di una torre campanaria.
Ha potere
sui tempi delle campane
e sul tempo del tempo.
Conosce
la dottrina della cellulosa.
Conserva
memorie seducenti
come animali sfuggenti.
Ha una scadenza
impressa da qualche parte.
Non considera rimpianti.
Non concepisce rimorsi.
In una tarda serata
di vie di mezzo,
mezze misure
e mezzi sguardi
vagava
tra i rovi
della mia incredulità.
Aveva smanie limpide.
Aveva necessità serene,
di tana, di tepore.
Svaniva a tratti.
Batteva i piedi
tra correnti fredde.
Schiudeva gli occhi
su atmosfere consumate
da altri occhi,
avari.
Prevedibilmente piangeva.
Viveva già
da mesi
tra le ruote dentate
di una torre campanaria.
Sperimentava il potere
sui tempi delle campane
e sul tempo del tempo.
Intuiva
la dottrina della cellulosa.
Si riprometteva
memorie seducenti
come animali ritrosi.
Non immaginava
di avere una scadenza
impressa da qualche parte.
Non considerava pentimenti.
Non concepiva angosce.
In una tarda serata
senza effetti speciali
vaga
tra i nuraghi
dei miei abbagli.
Ha smanie comprensibili.
Ha necessità soffici,
di tana, di tepore.
Svanisce a tratti.
Batte i piedi
tra strie di nafta.
Schiude gli occhi
su pietre scartavetrate
da altri occhi,
distratti.
Presumibilmente piange.
Vive
da mesi
nell’ingranaggio
di una torre campanaria.
Ha potere
sui tempi delle campane
e sul tempo del tempo.
Conosce
la dottrina della cellulosa.
Conserva
memorie seducenti
come animali sfuggenti.
Ha una scadenza
impressa da qualche parte.
Non considera rimpianti.
Non concepisce rimorsi.
Tout Beurre.
No arreneskent
a du ismenguare.
Su cellophane
'e custos pistocos
s’irganzat
a sa sola.
Strekeddat, tzacazat.
Nemos est tramesande
ki sa froridura sintètica sua
kenze nuscu
s’at a poder isdrobare.
Tout Beurre.
Non riescono
a comprimerlo.
Il cellophane
di questi biscotti
si espande
da solo.
Scricchiola, crepita.
Nessuno sta pensando
che la sua fioritura sintentica
inodore
si potrà impedire.
23/03/05
17/02/05
15/02/05
e quante volte
temperavo dolci pastelli
nell’angolo
quasi dietro la lavagna
giù nel cestino
temperavo futili pretese
nell’angolo
quasi dietro la finestra
nella mia tana
temperavo inutili bisogni
nell’angolo
quasi dietro l’edicola
nella vostra piazza
temperavo ridicole sensazioni
nell’angolo
quasi dietro l’albero
su tra le fronde
temperavo
nell’angolo
quasi tutto me stesso
qui poco fa
innesti
c’è un vento teso e freddo
c’è una musichetta in una macchina
c’è una luna storta
la osserva attentamente
nel corso di una situazione senza coraggio
c’è un vento insistente
c’è un camion dell’immondizia
c’è una strada buia
la percorre in fretta
nello spazio di una situazione che sfugge
c’è quel vento severo
nella vela dei suoi pensieri
mentre una situazione muore
senza aver consumato esistenze
senza aver contemplato presenze
senza aver concesso spazi adeguati
13/02/05
08/02/05
05/02/05
30/01/05
27/01/05
22/01/05
20/01/05
Gran secco.
Si addormentò rapidamente. Sognò una di quelle notti in cui si può andare in motorino con indosso solamente una maglietta. Sognò il suo stesso viso rilassato, i suoi stessi occhi tranquilli che scandagliavano senza troppa attenzione le strade nere deserte. Sognò il tappo della benzina. Sognò di quando il suo motorino andava a miscela al 4%. Sognò le buche dell'asfalto. Poi sognò qualcos'altro ma non se ne ricorda.
Si addormentò rapidamente. Sognò una di quelle notti in cui si può andare in motorino con indosso solamente una maglietta. Sognò il suo stesso viso rilassato, i suoi stessi occhi tranquilli che scandagliavano senza troppa attenzione le strade nere deserte. Sognò il tappo della benzina. Sognò di quando il suo motorino andava a miscela al 4%. Sognò le buche dell'asfalto. Poi sognò qualcos'altro ma non se ne ricorda.
19/01/05
biografia sassone
franciscu pala
geboren 1979 in rom . neugeboren sardinisch . totgeboren . glückspilz
eigenschaften . hoffnungen . ängste und bestandteile :
spannungsriss . phasen . bluthochdruck
verwunderung . weltwunder . gewundert
kindersprache . körpersprache . zeichensprache . natürliche sprache_
_umgangssprache . metasprache . multi sprachlich
nachdenklich . abstrakter gedanke . gedankenfreiheit . gedankenverloren
irrer . kobold . leerlauf . ernüchtert . täuschend
landmusic . felsenmusik . musikalisch . wohlklang . die musik
gegenüberstellen
ironie . drastische ironie . schwimmend
schauen . schauen sie vorwärts . schauen sie oben . schauen sie über .
schauen sie aus
bruch des friedens . gerechtigkeit des friedens . frieden des verstandes .
friedensoffizier
uneinigkeit . schamgefühl . schamgefühl
franciscu pala
geboren 1979 in rom . neugeboren sardinisch . totgeboren . glückspilz
eigenschaften . hoffnungen . ängste und bestandteile :
spannungsriss . phasen . bluthochdruck
verwunderung . weltwunder . gewundert
kindersprache . körpersprache . zeichensprache . natürliche sprache_
_umgangssprache . metasprache . multi sprachlich
nachdenklich . abstrakter gedanke . gedankenfreiheit . gedankenverloren
irrer . kobold . leerlauf . ernüchtert . täuschend
landmusic . felsenmusik . musikalisch . wohlklang . die musik
gegenüberstellen
ironie . drastische ironie . schwimmend
schauen . schauen sie vorwärts . schauen sie oben . schauen sie über .
schauen sie aus
bruch des friedens . gerechtigkeit des friedens . frieden des verstandes .
friedensoffizier
uneinigkeit . schamgefühl . schamgefühl
17/01/05
13/01/05
Dolci ore piccole.
Bene. Posso andare a dormire. Il cestino dei dolciumi della Befana è ormai pieno solamente di scatoline vuote e incartamenti scartati. Son già passati i primi due autobus diurni. Del sole ancora non si sa nulla ma non mi preoccupo, mi pare d'aver visto un suo messaggio sulla lavagnetta Vileda, arriverà in ritardo oggi: suo figlio ha vomitato tuttanotte e all'asilo non ce lo porta.
Bene. Posso andare a dormire. Il cestino dei dolciumi della Befana è ormai pieno solamente di scatoline vuote e incartamenti scartati. Son già passati i primi due autobus diurni. Del sole ancora non si sa nulla ma non mi preoccupo, mi pare d'aver visto un suo messaggio sulla lavagnetta Vileda, arriverà in ritardo oggi: suo figlio ha vomitato tuttanotte e all'asilo non ce lo porta.
12/01/05
Once upon a time.
C'era una volta di calcare. Su di essa gravava un'isola bianca, senza alberi. Alcuni esseri umani calpestavano l'isola. I loro passi non lasciavano impronte. Correvano verso il mare. A qualche metro da esso sparivano e finivano sotto l'arco. Quello bianco, vecchio, stanco. Di calcare.
C'era una volta di calcare. Su di essa gravava un'isola bianca, senza alberi. Alcuni esseri umani calpestavano l'isola. I loro passi non lasciavano impronte. Correvano verso il mare. A qualche metro da esso sparivano e finivano sotto l'arco. Quello bianco, vecchio, stanco. Di calcare.
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